Non riesco veramente a capire perché ai ragazzi piacciano così tanto i Pokemon al di là del fatto che alcuni di loro possano essere teneri e carini.
Mi sono guardata tutto la serie dei cartoni animati, per chi non ha avuto il coraggio la trama è più o meno questa:
Alcuni ragazzini, apparentemente orfani, hanno abbandonato la scuola per gironzolare nel mondo a caccia dei Pokemon: animaletti mutanti che sono l’incrocio tra alieni ed esserini mitologici.
Questi ragazzini li braccano senza tregua, riducendoli poi in schiavitù per farli massacrare di botte durante incontri all’ultimo sangue con loro simili.
Gli orfani si definiscono “allenatori”, ma io li vedo più come come piccoli predatori che riducono in cattività delle creaturine sfortunate per trasformale negli ultimi GLADIATORI.
Da un pò di tempo è arrivato sul mercato il gioco “Pokemon Go” che ha trasformato grandi e piccini in cacciatori insaziabili di piccoli schiavi da mandare al macello.
Lo scopo ultimo? Non lo ho ancora capito!
Siccome la tecnologia non la contrasto ma cerco di farmela amica, ho trovato come utilizzare in modo proficuo questa follia.
Se prima dicevo “ragazzi andiamo a fare la spesa?” ed il risultato erano musi lunghi e sbuffate,
ora dico “ragazzi, andiamo al supermercato a caccia di pokemon?” e raccolgo consensi ed entusiasmo!