Maleducazione sociale in rete ed identità ibride

Identà ibrida e maleducazione sociale in rete

Nascono le identià ibride (o fluide) dove non c’è più differenza tra identità reale e virtuale.

La rete fa ormai parte della vita dei ragazzi ed il mondo virtuale è strettamente interconnesso con il mondo fisico.

I nativi digitali trovano naturale l’uso degli strumenti digitali, hanno delle capacità innate, ma spesso non sono in grado di difendersi dalla insidie del web ed a parteciparvi in modo consapevole ed appropriato.

LA MALEDUCAZIONE SOCIALE IN RETE

Il mondo reale impone delle convenzioni sociali, delle regole di comportamento ed interazione di base che sono diventate nel tempo abitudini accettate da tutti ed imparate da piccoli.

Alcuni esempi:

  • non si va in giro nudi
  • ci si saluta con un sorriso e non con un pugno
  • non si ruba
  • si deve prestare attenzione di notte a camminare da soli in una via buia in un quartiere poco raccomandabile
  • al ristorante non si sale sul tavolo da pranzo

Il buon funzionamento della società si basa su queste regole, non scritte ma universalmente valide, che gli uomini si sono dati per organizzare e far funzionare al meglio la loro vita comune.
Siamo oggi di fronte a una MALEDUCAZIONE DIFFUSA che ha diverse radici, dalla famiglia agli esempi di riferimento e, non da ultimi i mass-media mettendo sotto gli occhi di tutti esempi concreti di volgarità, prepotenza, arroganza e violenza.
Con il termine “maleducazione” ci si riferisce al comportamento di persone che ignorano o vogliono ignorare le regole del vivere civile, questi comportamenti traslano nel virtuale, dando vita una globale MALEDUCAZIONE SOCIALE IN RETE

I ragazzi di oggi non sono stati EDUCATI ad un VIVERE CIVILE IN RETE, I genitori, a causa del gap generazionale, non hanno conoscenze, competenze o esperienza per guidare i propri figli, e le strutture scolastiche non sono adeguatamente preparate.

I risultati sono quelli che si hanno sotto agli occhi nella cronaca quotidiana: suicidi, diffusione in rete di video e foto compromettenti da parte di “amici”, dipendenze da social e smartphone, Cyber-bullismo e quant’altro.

L’educazione sociale in rete diventa fondamentale per sostenere in modo equilibrato l’identità ibrida rendendo consapevoli dei rischi che il mondo virtuale nasconde, proprio come quello reale, per imparare a difendersi assumendo atteggiamenti responsabili, ma soprattutto per poterne sfruttare appieno le incredibili potenzialità.