Giochi super costosi: ha senso?

Premessa importante: i bambini NON conoscono il valore del denaro e tanto meno il valore del giocattolo. Sono propensi a centrifugare un ipad come una pallina da golf.

Con 3 figli ormai grandicelli vi assicuro che di giochi ne ho ricevuti MILIARDI in regalo!
Regolarmente ed inesorabilmente, dopo 1 settimana diventavano semplicemente “scatole da spolverare“, anche i più costosi e belli.
Ma poi “belli” per chi? Per i bambini o per gli adulti che li hanno regalati?

Mi ricordo un anno che volevo fare ai gemelli un “bel” regalo e, dopo varie pensate, gli ho regalato un fighissimo microscopio elettronico che si collegava anche al PC.
Ho pensato fosse fantastico, che gli permettesse di esplorare il mondo attorno a loro, che li appassionasse alla scienza (ahahahahha) e con un tocco Hi-Tech che piace tanto a me.

Solo gli acari amano quel microscopio, sono anni che viene considerato solo dallo Swifter, e neanche così spesso.

Ho visto bambole iper-costose abbandonate nell’armadio per far spazio a quelle cucite dalla nonna.
Ho visto accumulare scatole di giochi esosissimi a favore di matite colorate e stampini.
Ho visto robot-scimmie accatastate su lussosissime Barbie mezze vestite in ceste-spazzatura.

Vi dico solo che il regalo più apprezzato dal piccolo Quo per il suo compleanno ques’anno, non è stata la mega-macchina-meccano, ma una cinesissima stecca per il selfie.

Quindi, quando ha senso fare regali costosi? Ha senso quando si sa esattamente cosa vuole il bambino.

Il piccolo Qui ha chiesto l’hoverboard per il suo compleanno, sicuramente un regalo impegnativo, ma vi assicuro che se potesse dormici su la notte, lo farebbe.

Se il bambino vuole un set di “cubi di legno”, non è il caso regalargli un trenino elettrico da 200 Euro….ma manco da 50!
Se il bambino è un creativo, penso sia il caso di regalare dei colori fantasiosi ed un album da disegno…non un lego da 2 milioni di pezzi.

Capisco perfettamente che ci siano parenti e amici che pensano che la dimostrazione del loro affetto sia proporzionale al costo del regalo.
Non funziona così per i bambini...veramente non dovrebbe funzionare così anche per gli adulti ma pultroppo non è sempre vero 🙂

Partedo quindi dal presupposto che “conta il pensiero” è una bufala leggendaria, per non buttare via soldi in giochi costosi ma alla fine non utilizzati ed inutili, basta una semplice regola: chiedere direttamente al bambino cosa vuole ed utilizzare un pò di  buon senso.

Non si ha la certezza matematiche che il gioco non finirà sommerso da polvere nel giro di 1 settimana, ma almeno c’è un pò di speranza.